Weekend con Artigianato d’Eccellenza Salvate il mio portafogli!

Sì, io spero che fino a venerdì 25 maggio mi si smagnetizzi il bancomat, mi si blocchi il conto corrente, crollino le azioni della banca che – come diceva un ex marito di mia conoscenza – ha avuto la folle idea di concedermi una carta di credito.

Perché sì, sta arrivando la nona edizione di Artigianato d’Eccellenza, mostra-mercato del manufatto d’autore che si tiene come ogni anno nella cornice unica dell’ex Chiesa di San Francesco della Scarpa, a Lecce. Organizzata in quella meraviglia che è l’ex chiesa San Francesco della Scarpa dalla mia adorata (e un po’ folle anche lei) amica Maria Lucia Seracca Guerrieri, legittima proprietaria di un occhio per le cose belle che non conosce rivali: vestiti, bijoux, accessori, arredamento superchic per la casa, tutto realizzato da artigiani blasonati, per cognome e/o per talento.

E quindi ogni anno sono dolori per il mio bancomat, per la mia carta di credito, per il mio già provato conto corrente. E 365 giorni in meno alla realizzazione della profezia che mio fratello lancia ogni 3 x 2: “Finirai a chiedere l’elemosina all’angolo di Santa Croce”.

Certo, gli rispondo io, ma sarò la barbona più chic della Puglia 😏

Già sento l’obiezione: “E certo, l’organizzatrice è amica sua: può parlare male dell’iniziativa?”. “E certo, è lei stessa, con la sua compagna di merende Ros, a curarne l’ufficio stampa”. Obiezione concessa, ma non giustificata dalla prova dei fatti. Perché “Artigianato d’Eccellenza”, che si tiene da venerdì a domenica 27 maggio – come di consueto in concomitanza con la rassegna “Cortili aperti”, altra meraviglia – è davvero un’occasione speciale per la città e per la Puglia: verificate se sto raccontando falsità, come dice Paolo Fox quando parla di oroscopi. Mi sono sentita chiedere in giro per l’Italia, da persone che ignoravano facessi parte dello staff, “ma a Lecce non fate una rassegna dell’Artigianato Made in Italy, a fine maggio, davvero fantastica? Ci sono capitata per caso l’anno scorso e vorrei tanto tornarci”.

Ad arricchire la già sontuosa bellezza del complesso San Francesco della Scarpa più mostra un giardino all’italiana progettato da vari paesaggisti realizzato in collaborazione con il vivaio Tarantino, e tre concerti gratuiti organizzati in collaborazione con il Conservatorio Tito Schipa di Lecce:

l 25 maggio alle 18, nella piazzetta del Convitto Palmieri, concerto del duo flauto e chitarra Giovanna Lorenzo e Matteo Costantini (L. Van Beethoven – Romanza in Fa,  J. Ibert –  Entr’Acte, A. Barrios – Villancico de Navidad,  J. Hochewebwer –  My Thriller);

il 26 maggio alle 11 sarà invece la volta del quintetto  di flauti composto da alunni del M° Luigi Bisanti (Gianmarco Corsano, Alessia Marzano, Milana Drobac, Sofia Delle Donne), che interpreteranno F.Kuhlau, Grand quartet in Mi minore Op. 103  (Andante Maestoso – Allegro con fuoco), Anonimo del XVII secolo  in “Greensleeves”,  A. Vivaldi  in Concerto Op. 8 n°4 “L’ Inverno”  (Largo) e Concerto per flauto in Re Maggiore RV 428 “Il Gardellino”  (Siciliana), P. Čajkovskij  in Danse des Mirlitons da “Lo Schiaccianoci”.

dsr

Finale musicale domenica 27 alle 17 con le violiniste Paola Barone, Michela Cerfeda, Alessandra Maglie, Noemi Puricellain G. P. Telemann, Concerto a 4 Violini N.3 TWV 40:203 (Grave. Allegro. Largo e staccato. Allegro), A. Vivaldi in Allegro in re minore per 4 violini, A. Waignein: 4 brani per 4 violini in Mulberry Bush. Haurrak Ika Suzue. Bloublichky. Danse Basque Espagnole.

La mostra, che verrà inaugurata venerdì 25 maggio dalle 18 con il taglio del nastro dell’onorevole Teresa Bellanova e del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dal Ministero dello Sviluppo economico, dall’Associazione Dimore Storiche Italiane di Puglia, dal Fai (delegazione di Lecce), dall’associazione “Ville e Giardini di Puglia”, Provincia e Comune di Lecce.

E mi auguro si avvalga anche, per quanto mi riguarda, di una mano sulla testa da parte di San Nicola, a quanto pare protettore dei denari di proprietà (sperando che non faccia orecchie da mercante, essendo il patrono degli amati-odiati cugini baresi…).

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