Siamo nel Nord Salento, in Puglia, precisamente a Monteroni, comune alle porte di Lecce, dove ha sede Cantina Apollonio 1870. Centocinquanta anni di storia (tanto da meritarsi il titolo di “Impresa Storica d’Italia”) partita con Noè Apollonio nel 1870, ad Aradeo, appunto, proseguita dal figlio Marcello che durante la belle époque diede un taglio più moderno alla piccola azienda. Negli anni del boom economico italiano è toccato al figlio Salvatore che ha di fatto inaugurato l’era imprenditoriale.
Oggi sono i suoi figli, Marcello e Massimiliano, a guidare l’azienda portandola oltre i confini nazionali, apportando negli anni anche alcune importanti novità nella produzione (e non solo) come la scelta qualche anno di fa di una linea che, interrompendo la tradizione di produrre vini dal lungo e a volte lunghissimi affinamento (anche 20 anni), ha introdotto l’affinamento in acciaio, che integra così le linee tradizionali per le quali è previsto il legno.
La piccola cantina di Monteroni custodisce infatti al suo interno oltre mille botti fra barriques in rovere francese e americano e tonneaux in rovere di Slavonia, che circondano l’area dedicata alle degustazioni: un angolo spettacolare ed emozionante per ogni wine-lover che sia tale (si può resistere al fascino del legno e delle botti?) pur conservando un’incredibile intimità.

La cantina lavora da sempre solo le varietà autoctone: Negroamaro, Primitivo, Malvasia nera di Lecce e di Brindisi, Susumaniello, Bianco d’Alessano e recentemente anche Verdeca, da cui nascono le linee Apollonio, Terre del Grico, Rocca dei Mori, Forte Incanto e Compagnia Vignaioli.
Un legame con il territorio sugellato anche dalla scelta di legare alcuni vini, come la linea “Mani del Sud”, il “Valle Cupa” e il “Divoto” ai versi di grandi poeti salentini come Giovanni Bernardini, Laura D’Arpe e il grande Vittorio Bodini, cantore del Sud e delle sue contraddizioni. A Marcello e Massimiliano, invece, il merito di aver ideato e dato vita nel 2005 al Premio Apollonio, serata di spettacolo (che si avvale della direzione artistica di Neri Marcorè) con cui rendere omaggio ai propri genitori e celebrare i pugliesi che danno lustro alla Puglia nei vari campi, dallo spettacolo, alla letteratura, dal giornalismo alla creatività in generale. Un appuntamento amatissimo ormai, che a causa del Covid ha saltato purtroppo già tre edizioni.
L’enoturismo in cantina
Sono cinque le esperienze che si possono fare in cantina, il cui filo conduttore è la scelta di dare ad ognuna un “finale” diverso, una particolare firma con cui lasciare il segno, in chiusura della visita in cantina fra antiche cisterne e l’imponente barricaia.

Si parte da “Elfo Experience” dal “Finale Fresco”: la freschezza della linea più giovane di casa Apollonio, che fa affinamento in acciaio, la linea Elfo appunto con i suoi colori accesi, i sapori generosi, l’energica vivacità. Consigliato a chi ha voglia di conoscere il vino, “lasciandosi sedurre dalla sua schietta sincerità”. (dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 14:00; prenotazione obbligatoria almeno 1 giorno prima, costo 12 euro; durata 1 ora e mezzo; minimo 2 pax; 3 vini in degustazione,)
La seconda si chiama “Mani del Sud” e promette un “Finale Suadente”: è dedicata alle mani di chi lavora la terra che “non mentono” e alle etichette DOP che “ammalieranno il palato con raffinata eleganza, svelando i segreti di una lunga tradizione”. Consigliato a chi ha voglia di provare sapori intensi e intriganti. (dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 14:00; prenotazione obbligatoria almeno 1 giorno prima; costo 18 euro; durata 1 ora e mezzo; minimo 2 pax; 3 vini in degustazione)
“Finale Classico” invece per “Premium Experience”: una carrellata di sensazioni che evocano il sole che bacia le vigne, il mare che le profuma, il vento che le accarezza. A chi è consigliato? “A chi vuole correre il rischio di non dimenticarci mai!”. (dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 14:00; prenotazione obbligatoria almeno 1 giorno prima; costo 30 euro; durata 1 ora e mezzo; minimo 2 pax; 3 vini in degustazione)
Decisamente intrigante la “Divoto Experience” dal “Finale Superbo” dedicata al vino iconico di cantina Apollonio, che spiegano come “la gratitudine portò gli uomini a essere “divoti”, la devozione richiede impegno, sacrificio e passione”. Una verticale delle migliori annate del Divoto, Copertino D.O.P. Rosso Riserva, quale pretesto per raccontare storia della famiglia Apollonio in vigna da 150 anni. (tour disponibili dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 14:00; prenotazione obbligatoria almeno 1 giorno prima; costo 60 euro; minimo 4 pax; 3 vini in degustazione)
E per finire, cosa c’è di più bello che sedersi “A TAVOLA CON IL CANTINIERE”? Questo il nome dell’ultima esperienza proposta che promette un “Finale Avvolgente”: i vini di produzione abbinati a prodotti tipici del territorio. Un brunch speciale in un luogo dal fascino senza tempo e fra i commensali lo staff che racconterà curiosità e aneddoti sulla azienda(dal lunedì al venerdì; primo orario utile 11:30, ultimo orario utile 13:30; prenotazione obbligatoria almeno 2 giorno prima; costo 36 euro; da 4 a max 14 persone; durata 2 ore e mezzo; 3 vini in degustazione)
Info e prenotazioni: +39 0832 327182; info@apolloniovini.it; www.apolloniovini.it