Furnirussi, tripudio afrodisiaco nella serata fichissima e gourmet dell’estate

Una serata… fichissima! In tutti i sensi. D’altronde, se il titolo era “Cena del fico”, un motivo ci sarà, no? E d’altronde, se la cena si è svolta accanto al  più grande ficheto biologico d’Europa, e se tutto il menu della serata prevedeva come ingrediente imprescindibile i magnifici frutti verdi che in Puglia crescono rigogliosi, e anche spontanei, perché non dovremmo dirlo? Una serata fichissima. E basta.

Qualche sera fa, insomma, ci siamo bardate a festa – Ros ed io, Le – e, dietro invito del proprietario Luigi De Santis, abbiamo fatto il nostro fichissimo ingresso nella Tenuta Furnirussi di Serrano (frazione di Carpignano Salentino, Lecce), hotel a cinque stelle e luogo di fantasmagorica bellezza dove la natura si è messa particolarmente d’impegno per fare le cose per bene.

Caldo asfissiante, profumo inebriante di macchia mediterranea – e sì, anche di fichi maturi – ci siamo insomma applicate alla sesta edizione di questa fantastica cena, evento gastronomico che celebra la raccolta dei dolcissimi frutti della Tenuta; azienda che ha saputo fare business internazionale della coltivazione e della commercializzazione di un frutto “povero”, spesso snobbato (per la sua crescita spontanea e dunque per la sua abbondanza) e destinato a rimanere sull’albero.

Occhio lungo e fiuto per gli affari, insomma. Talenti ribaditi anche dall’annuncio dell’accordo di collaborazione della Tenuta con il celebre locale londinese “Gola Restaurant” del foggiano Aaron Rutigliano (Puglia über alles), brand di ristorazione noto alle cronache di mezzo mondo per essere divenuto salotto esclusivo della capitale britannica.

Infatti ci siamo beate con il menu … fichissimo realizzato da Alessandro Pascali (chef della Tenuta Furnirussi) e Angelo Prezio, chef foggiano in forza al “Gola Restaurant”, che si sono divertiti a produrre piatti insoliti e prelibati come l’aragosta alla catalana con fichi bio, il celebre fico in tempura e capocollo di Martina, il calzone ripieno di crema di fico, e una serie infinita di altre leccornie degustate mentre una banda salentina sfornava canzoni vecchie e nuove.

Non a caso, d’altronde, “Gola” brilla a Londra non per una cucina genericamente italiana (e anche tanto, tanto pugliese) tout court, ma per quella che crea emozioni: emozioni afrodisiache, senza girarci tanto intorno. E il fico, si sa, rientra appieno nella categoria dei frutti lussuriosi: per come si mangia, spesso suggendone la polpa tra le bucce aperte come un fiore, e per la sua impareggiabile dolcezza.

Insomma, frutto emozionante per antonomasia: il che ha convinto a sancire appunto la partnership tra la Tenuta di Serrano e il suo locale al 787 di Fulham Road anche Aaron Rutigliano: Toro ascendente Toro (il segno zodiacale l’abbiamo indovinato subito, abbiamo i testimoni: che ve lo diciamo a fa’?) che ci ha invitate a fare un giro a Londra per mostrarci la città by night. E noi ci andremo quanto primaaaaa 😜😜😜

Ps: a proposito di fichi, ieri Ros ed io, ammaliate dall’atmosfera della serata, volevamo farci un selfie da pubblicare su Fb e poi qui, in questo articolo. A dispetto però dell’allure della serata, cui hanno preso parte tanti vip (tra cui pure il giornalista Antonio Caprarica), non c’è stato verso di scattarne uno decente…  perciò nisba!

Eravamo così sfatte per il caldo, e anche un po’ ubriache di vini “Lu Spada” (sponsor della serata), da essere sostanzialmente refrattarie alla fichezza che, appunto, avvolgeva la serata… Alla prossima cena (con meno afa, si spera!).

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