Il Signor Negromaro fra le vigne e le barrique di Feudi di Guagnano

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Nel Salento un po’ tutte le storie famigliari hanno l’odore del mosto, la luce del sole negli occhi, il ricordo di mani che lavorano gli alberelli di negroamaro. Soprattutto a Guagnano, la “città delle cantine”, a una manciata di chilometri da Lecce, in Puglia, epicentro delle Terre del Negroamaro, nel cuore della denominazione Salice Salentino DOP, dove vent’anni fa Carlo, Gianvito e Franco hanno deciso di riallacciare i fili della loro storia famigliare, dando vita alla cantina Feudi di Guagnano.  E così le mani dei loro nonni oggi sono tornate metaforicamente a toccare quelle foglie e quei grappoli d’uva, grazie alla passione e al lavoro quotidiano dei nipoti.

Il primo passo fu salvare dall’abbandono gli antichi vigneti di negroamaro appartenuti agli antenati, per provare ad aggiungere nuove pagine alla storia scritta dai nonni vignaioli. “Non una storia come tutte le altre – raccontano –  in essa, infatti, si coglie la fatica e lo spirito di sacrificio di gente nata e cresciuta in un lembo di Sud, dove spesso il quotidiano tendeva a confondersi con il sempiterno. Una storia a cui è facile prestare orecchio e sentire ancora lo stridio delle ruote sulle mulattiere e le voci indistinte fra le vigne a fare da crinale tra la notte e il giorno”.

A Feudi, si lavorano le varietà autoctone: negroamaro, primitivo, malvasia nera di Lecce e verdeca, per produrre vini “che siano espressione della storia e della tradizione vitivinicola” di questa terra. Unica eccezione, lo chardonnay, dal quale viene ricavata una selezione speciale affinata in barrique di rovere francese per sei mesi. 

Vino iconico della cantina il Nero di Velluto: “un Negroamaro moderno la cui storia inizia con la vendemmia del 2002 ma che trova la fonte ispiratrice del suo nome in uno scritto del 1918 del fotografo e giornalista salentino Giuseppe Palumbo”, mentre per le uve si scelse la vigna più vecchia, piantata nel 1935 e sopravvissuta alla seconda guerra mondiale e all’abbandono dell’uomo. La prima vendemmia, dunque, la 2002, che però si rivelò difficile e disastrosa. Da quella esperienza scaturì la decisione di raccogliere solo i migliori grappoli di negroamaro in piccole cassette di legno monostrato, in modo da fare un leggero appassimento, per un periodo di 30/40 giorni, in modo da ottenere un incremento degli zuccheri e dei valori di polifenoli e antociani. Il vino che se ne ottenne, circa 18 ettolitri per 2.298 bottiglie tutte numerate a mano, fu affinato in 8 barrique di secondo vino provenienti da una famosa cantina della Borgogna.

Altri vini simbolo di Feudi, il Rosarò rosato da negroamaro, oggi un Salice Salentino Dop,  “concepito come un vino rosa, luminoso e cristallino ma allo stesso tempo  con un corpo e una  struttura tipici di un rosso, così come era nella tradizione antica” e il Pietrafinita, un primitivo in purezza, con una gradazione importante ma di una freschezza straordinaria che “rimane nella memoria sin dal primo assaggio, proprio come le “pietrefinita”, o pietre di confine, sono rimaste per secoli nello stesso posto in cui i nostri antenati le avevano collocate”.

WINE EXPERIENCE
Le etichette Feudi di Guagnano sono protagoniste delle diverse wine experience proposte dalla “cantina diffusa”, che risulta composta da due unità produttive, una a Guagnano (la sede storica con la sala degustazione circondata dalle barrique e gli uffici), l’altra nella vicina Campi Salentina, con gli impianti di vinificazione e imbottigliamento e l’antica bottaia. I due siti sono separati da cinque chilometri di ininterrotte distese di vigneti.
Le esperienze offrono la possibilità di vivere da vicino la bellezza delle vigne, la storia di Guagnano, la leggenda dello strano ritrovamento dell’affresco bizantino della Madonna col Bambino, il bizzarro eremo del pittore Vincent Brunetti. L’escursione fra storia e curiosità si conclude in cantina con la degustazione di 5 delle etichette più importanti insieme alla “La Marenna”, la merenda salentina.

LA VENDEMMIA DEL NEGROAMARO
Raccogliere i grappoli di negroamaro e sentire il profumo del succo che fuoriesce dagli acini maturi è qualcosa di veramente straordinario: armati di forbici e secchio e di tanta buona volontà, si raggiungono le vigne di proprietà dove inizierà la vendemmia assieme ai dipendenti della cantina. Dopo circa un’ora è previsto il rientro in cantina dove verranno illustrati i processi di vinificazione e affinamento dei vini. Per concludere si gusta l’uva con fette di pane casareccio e la “Marenna” insieme a 3 vini.

MINI TOUR NELLE TERRE DEL NEGROAMARO
Un percorso tra alcuni angoli del territorio meno conosciuti, monumenti antichi e moderni e le vigne di negroamaro. Si parte dalla cantina per raggiungere i vigneti coltivati secondo l’antico sistema ad alberello; si prosegue alla volta delle “vignesalve”, vigneti ad agricoltura biologica, dove è possibile visitare un antico pozzo salentino a pianta circolare, scavato a mano e costruito in tufo e carparo leccese. Si prosegue con l’eremo artistico-esistenziale del pittore Vincent Brunetti; sulla via del ritorno la visita alla chiesa di stile barocco rococò consacrata a Santa Maria Assunta dove è custodito il prezioso affresco bizantino della Madonna col Bambino che ha ispirato, dopo più di cinquecento anni, il marchio di Feudi. Si conclude in cantina con la degustazione di 5 delle etichette più importanti,con abbinamento a “La Marenna”.

DEGUSTAZIONI
La degustazione di un vino è un’esperienza unica e straordinaria quando è fatta direttamente nella cantina del vignaiolo. Lentamente se ne colgono sfumature, odori, caratteristiche e, soprattutto, la storia. Attraverso le diverse wine experience proposte si scopre dove nasce il negroamaro, si può visitare il vigneto biologico salvato dalla speculazione dei campi fotovoltaici, fare trekking tra le vigne assolate di malvasia nera di Lecce e scoprire dove è iniziato il lungo viaggio del Nero di Velluto, il vino più premiato della cantina Feudi di Guagnano.

LA MARENNA
Nel Salento e nel mondo contadino per Marenna si intendeva una specie di colazione, veloce e frugale, che veniva consumata all’ombra di un grande albero o in una pagghiara (costruzione rurale realizzata con pietre) e fatta con la frisa (antico pane dei naviganti) o con una fetta di pane di grano duro, con dei pomodorini (nella stagione invernale quelli gialli a “pendula”), degli ortaggi seccati come zucchine e melanzane, origano e, a richiesta, con alici salate e cipollotto. Il tutto era bagnato con del buon olio di oliva. A Feudi di Guagnano, la Marenna viene proposta in diverse varianti a seconda della stagione e della disponibilità dei prodotti freschi. La degustazione nella bottaia della cantina prevede l’assaggio di 3 vini e il racconto delle tecniche di coltivazione e vinificazione del negroamaro e della malvasia nera, sia in rosso che in rosato, insieme ad aneddoti, storie e curiosità come quella del “tappo colmatore” di Leonardo da Vinci.

SIGNOR NEGROAMARO
Il Negroamaro è il vitigno più diffuso in Puglia ma non se ne conosce ancora la sua vera storia. Lo stesso suo nome ha origini incerte: si ritiene infatti che derivi dai termini dialettali “niuru maru” (nero e amaro) o dalla combinazione della parola latina niger e greca mavros, entrambe indicanti il tipico colore nero delle uve. Questa esperienza è un viaggio alla scoperta di alcuni dei vini più importanti e premiati della cantina, declinati nelle tipologie rosato e rosso in purezza. Vengono illustrate le tecniche di coltivazione in uso nel Salento, l’affinamento dei vini autoctoni Negroamaro e il Primitivo, con la degustazione di 3 vini abbinati ai prodotti da forno della tradizione pugliese.

BEVIAMOLO STRANO
Durante tutto l’anno la cantina propone l’assaggio dei propri vini in contesti inusuali e allo stesso tempo originali: in vigna durante uno spettacolare tramonto o prelevando il vino direttamente dalla botte per scoprirne la sua lenta evoluzione nel tempo. Il nome “Beviamolo Strano” si ispira al famoso “Famolo Strano” della strampalata coppia romana, Jessica e Ivano, del film Viaggi di Nozze diretto e interpretato da Carlo Verdone. L’esperienza prevede la degustazione di 5 vini con abbinamento a un tagliere di salumi e formaggi locali. (Da 4 a 8 persone € 45,00 – Minimo 4 massimo 8 persone).

Tutte le wine-experience e le degustazioni sono proposte sia in italiano che in inglese, il costo varia in base al numero di partecipanti. Info e prenotazione scrivendo a contact@feudiguagnano.it oppure chiamando allo 0832 705422.

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Scopri di più su https://www.feudiguagnano.it/

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